#ripartiredalledonne – Comunicato stampa

Massagno, 27 aprile 2020

Parità dopo la pandemia

Oltre 1’000 persone hanno firmato per integrare competenze femminili nel “gruppo operativo” incaricato della ripartenza post-emergenza sanitaria. È il grande risultato della petizione pubblica #ripartiredalledonnelanciata da FAFTPlus (Federazione delle Associazioni Femminili Ticino). La raccolta di firme era stata anticipata da un appello sottoscritto da oltre un centinaio di rappresentanti del mondo politico, economico e sociale. Ora FAFTPlus chiede un tavolo per la ricostruzione paritaria.

Una settimana fa, FAFTPlus ha lanciato la petizione pubblica #ripartiredalledonne sulla piattaforma change.org per chiedere una ripresa post emergenza sanitaria inclusiva, sostenibile ed efficace, con un tavolo dove fossero integrati profili e competenze femminili, ma anche con provvedimenti di ricostruzione economica e sociale in prospettiva di genere.

Una petizione che ha riscosso un larghissimo successo, raccogliendo in pochi giorni oltre mille firme con la sola pubblicità sui canali sociali, perché i media tradizionali (spiace constatarlo) non hanno dato spazio a questa iniziativa e ai suoi contenuti. Lo stesso entusiasmo e coinvolgimento c’era stato con l’appello che ha preceduto il lancio della petizione (elenco sostenitrici e sostenitori) segno indiscusso che questo tema è sentito nell’opinione pubblica. Pensare una “nuova normalità” senza tematizzare il diverso impatto della pandemia su uomini e donne significherà rendere ancora più profonde le disparità esistenti. 

L’appello con le richieste FAFTPlus* era stato precedentemente inviato sotto forma di lettera al Consiglio di Stato, dopo che il gruppo operativo incaricato degli interventi strutturali per ripartire era stato annunciato dal Presidente del governo lo scorso 8 aprile. A tutt’oggi non abbiamo ricevuto una risposta a questa lettera e un alone di mistero sembra aleggiare sulla composizione e le modalità di intervento di questo gruppo operativo, di cui anche nei media si fatica a ritrovare notizia, malgrado il lavoro importante e significativo che sarà chiamato a svolgere nell’interesse di tutta la collettività. 

A questo punto, come scritto nella lettera al Consiglio di Stato, esigiamo che venga istituzionalizzato un tavolo ad hoc per la ricostruzione paritaria, che possa valutare i provvedimenti che saranno decisi in una prospettiva di genere. Un tavolo che non è per dire “ci sono anche le donne”, perché non è solo questione di presenza, quantitativa e rappresentativa, ma anche una questione di contenuti e modalità di lavoro. Un tavolo che dovrà indirizzare la ricostruzione con quegli strumenti di analisi della spesa pubblica che permettono di chiudere le disparità tra uomini e donne, disparità che nel nostro cantone sono purtroppo ancora ben presenti e che questa crisi ha messo a nudo in modo chiaro e incontestabile.

Le sollecitazioni e le aspettative della cittadinanza sono palpabili. FAFT Plus è certa che questa istanza sarà fatta propria in particolare da parte di tutte e tutti i deputati al Gran Consiglio ticinese, firmatari de l’AGENDA 54 DONNE elettrici 2019 – 2023 (lista dei firmatari), proseguendo nell’impegno pubblico preso verso l’elettorato e la popolazione tutta nel raggiungere quanto prima la parità di fatto.

FAFTPlus ha imparato la lezione del coronavirus e pensa che non si debba proseguire come se niente fosse. La grande sofferenza e le ingiustizie causate da questa crisi ci motivano a mettere in pratica il suo insegnamento per evitare nuove diseguaglianze socioeconomiche e per orientare gli sforzi della ripresa verso un maggiore benessere per tutte le fasce della popolazione.

Grazie per l’attenzione.
Comitato FAFTPlus 

*le nostre richieste, così sintetizzate:

  1. una presenza femminile qualificata nei luoghi della ricostruzione per processi di lavoro e decisionali inclusivi, che assicurino diversità di visione, allargamento del ventaglio di competenze e integrazione delle istanze di diverse fasce della società.
  • la chiusura dei gap di genere come obiettivo strategico, soprattutto nei processi di spesa pubblicaattivando le esperienze e le risorse in materia di bilanci di genere già presenti sul territorio, anche attraverso una task force dedicata.
  • statistiche di genere per orientare i piani di intervento post crisi e garantire azioni di rilancio efficienti che considerano le asimmetrie di genere nel mercato del lavoro e le dinamiche delle carriere femminili in relazione a formazione e situazione familiare. 
  • la visibilità delle competenze femminili e il ruolo delle donne nella ricostruzione per promuovere la presenza femminile nei media e nello spazio pubblico e politico, in particolare delle esperte coinvolte nei gruppi di lavoro ai vari livelli, in modo da comunicare un nuovo concetto di leadership inclusiva, che ora può fare la differenza.