La pazienza (esaurita) delle donne non ha colore politico!

FAFTPlus rifiuta ogni  contrapposizione  tra  “Sciopero SI-Sciopero NO” basata sugli  schieramenti. Il raggiungimento della parità di fatto, considerata la sua importanza e le sue molteplici ricadute positive su tutta società, è una battaglia di tutte e tutti. Le elettrici e gli elettori l’hanno capito alle scorse elezioni cantonali portando ben 31 donne in Gran Consiglio.
Il 14 giugno tutte e tutti devono e possono partecipare e fare sentire la loro voce nel modo che ritengono più adeguato. La mobilitazione ha tanti risvolti tematici, ma è soprattutto  plurale e  collettiva, capace di aggregare tutti i soggetti a  cui sta a cuore la parità.
Il 14 giugno 2019 saranno trascorsi  28 anni dallo sciopero delle donne svizzere del 1991. Da allora   sono  cambiati profondamente  i modelli familiari, professionali e  sociali. Eppure,  la nostra  forza   contrattuale  e la  protezione giuridica dei nostri diritti, condizionate da fattori completamente al di fuori del nostro controllo, sono  rimaste al palo.
La  libertà di scelta  femminile  è   ancora pesantemente   limitata da  porte che non si aprono, porte a cui forse,  in questi  28 anni,  abbiamo bussato  troppo timidamente, se l’applicazione e il rispetto del dettato Costituzionale e della  Legge Parità  sono ancora così lontani  dall’essere garantiti.

La pazienza delle donne è esaurita e non ha colore politico.
Come  avvenne nel 1991,   le modalità di adesione allo sciopero e le forme di mobilitazione  per il 14 giugno 2019 potranno essere liberamente  interpretate da ciascuna  secondo proprie possibilità,  coscienza e creatività.  Di unico,  universale e storico c’è invece  il richiamo alla riflessione sul fatto che,  ancora oggi,  oltre la metà della popolazione ha meno  diritti e più doveri, nonostante Costituzione e Leggi recitino tutt’altra  storia!

Riflessioni che ci riguardano tutte e tutti e  stanno alla base del sostegno che le donne chiederanno all’intera società   il 14 giugno 2019:

-chiediamo  la solidarietà degli uomini: padri, mariti, fratelli, figli, compagni, amici e colleghi che condividono il desiderio di  emanciparsi  dalla schiavitù di ruoli di genere stereotipati e credono che il futuro dell’equilibrio tra professione e vita privata sia da progettare  insieme e libero da ogni stigma

– chiediamo l’attenzione della  politica: che assicuri gli strumenti di applicazione delle leggi esistenti,  che si impegni a   legiferare tenendo conto delle esigenze e delle aspirazioni di tutta la popolazione, perché la società  è già cambiata e  il contributo femminile è  sempre più determinante

-chiediamo il sostegno coerente dei media: più consapevolezza,   responsabilità e competenza nell’affrontare i temi che riguardano la parità; meno spazio alle opinioni non informate e più approfondimento;  più strategia  nell’offrire  equa rappresentanza e rappresentatività di genere

ci appelliamo alle imprese, che diano prova tangibile di aver  compreso non solo il potenziale economico-finanziario,  ma anche la responsabilità  sociale   che deriva dall’implementazione dei 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile, specialmente il  n^5: raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze

-chiediamo il  sostegno della scuola, perché  educare alla parità,  alla diversità e  alla  responsabilità  dei comportamenti che ne deriva, è suo compito essenziale e cruciale per il futuro dell’intera società

Il 14 giugno 2019 le donne si aspettano  atti concreti di solidarietà e partecipazione  da tutti  coloro che, negli ultimi  anni,  hanno dichiarato che  sistemare il tassello della parità incompiuta è diventato propedeutico per una migliore società, una migliore economia, una migliore politica.

E dato che le battaglie delle donne finiscono sempre per andare  oltre gli interessi particolari delle donne, ci aspettiamo che la società risponda con convinzione all’appello del  14 giugno 2019.

La posta in gioco è troppo alta per non fare un passo in questa direzione: ciascuno secondo la sua gamba, ma insieme!

Il 14 giugno 2019 la battaglia è per la parità e la parità migliora la vita di tutte e di tutti!

Comitato FAFT (Federazione Associazioni Femminili Ticino) Plus