La pubblicità è ovunque intorno a noi. Non soltanto quella che vediamo in televisione, ma anche sui cartelloni per strada e nelle stazioni, su giornali e riviste. E poi c’è quella che ci martella in modo più subdolo sui social media, negli annunci di facebook, nei contenuti sponsorizzati su Instagram e YouTube. Le immagini che ci vengono mostrate non sono un riflesso del mondo reale, ma di un modello immaginato da un’industria, quella della pubblicità, in mano agli uomini.
Secondo un recente studio di SWAN (Swiss Women‘s Audiovisual Network), nelle aziende elvetiche che realizzano video pubblicitari soltanto l’11% dei registi è donna.
Secondo lo studio internazionale “Gender Bias in Advertising”, che ha analizzato la pubblicità del decennio 2006-2017 nell’ottica dei pregiudizi di genere, emerge che
Insomma, la donna nelle pubblicità ha probabilità di essere mostrata come ventenne, silenziosa, in cucina e in bikini… una rappresentazione lontana dalla realtà e soprattutto poco rispettosa. E tutto questo mentre nel mondo le donne decidono l’80% delle spese del budget familiare.
Per combattere gli stereotipi di genere, sensibilizzare l’industria pubblicitaria e il grande pubblico,
FAFTPlus e ACSI lanciano il concorso “(S)Caccia al (il)peggio”.
Tutte e tutti possono inviare le segnalazioni delle peggiori pubblicità sessiste (viste in tv, per strada, in rete, in particolare riferite al territorio)
Inviando una mail all’indirizzo info@faftplus.ch indicando nell’oggetto “concorso”.
Fino al 10 aprile 2021. Le pubblicità verranno mostrate nel sito faftplus.ch.
In palio, 3 adesioni singole all’associazione FAFTPlus per 2 anni (del valore di 100 franchi ciascuno), 3 adesioni all’ACSI per 2 anni (valore 100 fr. ciascuno), ricettario, borsa in stoffa, caraffa per l’acqua, buoni libro…