Pechino +25: il lungo cammino verso la parità

25 anni fa, si concludeva la quarta Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne di Pechino, da cui sono scaturite la Dichiarazione e la piattaforma d’azione di Pechino, la più ambiziosa tabella di marcia per l’empowerment delle donne e delle ragazze di tutto il mondo. La piattaforma d’azione di Pechino, adottata all’uninamità da 189 Paesi nel 1995,  rappresenta una svolta importante per l’agenda globale per l’uguaglianza di genere, in quanto considerata il quadro politico globale più completo per i diritti delle donne

Nel 1995 la Piattaforma d’azione di Pechino fissò gli obiettivi strategici e le azioni per il raggiungimento della parità di genere in 12 aree critiche:

  1. Donne povertà
  2. Educazione e formazione delle donne
  3. Donne e salute
  4. Violenza contro le donne
  5. Donne e conflitti armati
  6. Le donne e l’economia
  7. Le donne al potere e il processo decisionale
  8. Meccanismi istituzionali
  9. Diritti umani delle donne
  10. Le donne e i media
  11. Le donne e l’ambiente
  12. La bambina

In preparazione del 25 anniversario della conferenza di Pechino, tra il 2019 e il 2020, gli stati firmatari hanno presentato i loro rapporti sullo stato dei diritti delle donne nei loro rispettivi paesi. Anche la Svizzera, in quanto paese firmatario, ha tracciato all’attenzione dell’ONU un bilancio dei progressi conseguiti e delle lacune ancora da colmare nella parità tra donna e uomo.

Il 15 settembre 2020 si apre la 75a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA 75) con il tema centrale “Accelerare la realizzazione dell’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze”. Quest’incontro di alto livello vuole sottolineare che è giunto il momento di un cambiamento profondo. Infatti un importante rapporto di valutazione di UN Women, pubblicato all’inizio di quest’anno, ha mostrato che i progressi verso l’uguaglianza di genere stanno vacillando. Troppe donne non hanno un lavoro dignitoso; le donne vengono pagate il 16% in meno degli uomini; e quasi una donna su cinque (18%) ha subito violenza da parte di un partner intimo nell’ultimo anno. Attualmente le donne occupano solo un quarto dei posti ai tavoli del potere in tutti i settori. Inoltre gli uomini sono ancora il 75% dei parlamentari, ricoprono il 73% delle posizioni dirigenziali, sono il 70% dei negoziatori sul cambiamento climatico, e sono quasi tutti uomini i negoziatori nei processi di pace.

Alla luce di queste disugaglianze, i leader mondiali sono oggi chiamati a presentare azioni e impegni concreti per accelerare la realizzazione dell’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze entro il 2030.

https://www.unwomen.org/en/news/stories/2020/9/media-advisory-un-women-at-the-un-general-assembly

L’importanza fondamentale e continuativa della Dichiarazione e della Piattaforma d’azione di Pechino non può essere sottovalutata oggi. L’enorme impatto economico e sociale della pandemia di Covid-19, compreso il significativo aumento della violenza contro le donne, minaccia di annullare molti dei progressi duramente conquistati negli ultimi 25 anni per l’emancipazione delle donne e ragazze. Allo stesso tempo, però, è evidente il coraggio e la leadership eccezionali che le donne hanno dimostrato durante questa pandemia, e bisogna riconoscere quanto il lavoro delle donne e i movimenti femminili stiano sostenendo il mondo, sia nell’ambito della vita domestica, sia nella lotta per i diritti umani, sia quando si tratta di sostenere le economie nazionali.

Dichiarazione di Phumzile Mlambo-Ngcuka, Direttrice esecutiva di UN Women, durante il 25° anniversario dell’apertura della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne